Calogiuri G et al.
Frontiers – gennaio 2018 Psicol. 8:2321. doi: 10.3389/fpsyg.2017.02321
Combinando l’attività fisica e l’esposizione alla natura, l’esercizio verde può fornire ulteriori benefici per la salute rispetto alla sola attività fisica. Gli ambienti virtuali immersivi (IVE) sono emersi come un supplemento potenzialmente prezioso alla ricerca ambientale e comportamentale e potrebbero anche fornire nuovi approcci alla promozione dell’esercizio ecologico. Tuttavia, non è noto fino a che punto l’esercizio verde in IVE possa fornire risposte psicofisiologiche simili a quelle sperimentate in ambienti naturali reali.
In questo studio, 26 adulti sani sono stati sottoposti a tre condizioni sperimentali: camminata nella natura, seduta-IVE e tapis roulant-IVE. La passeggiata naturalistica si è svolta su un sentiero lastricato lungo un grande fiume. Nelle condizioni IVE, i partecipanti indossavano un display montato sulla testa con cuffie che riproducevano un video e un audio a 360° della passeggiata nella natura, seduti su una sedia o camminando su un tapis roulant azionato manualmente.
Le misurazioni includevano percezioni ambientali (presenza e ripristino ambientale percepito – PER), impegno fisico (velocità di deambulazione, frequenza cardiaca e sforzo percepito) e risposte affettive (godimento e affetto). Inoltre, sono state raccolte informazioni qualitative attraverso domande a risposta aperta. I partecipanti hanno valutato gli IVE con livelli soddisfacenti di “essere lì” e “senso della realtà”, ma hanno anche riportato disagi come “piattezza”, “ritardo di movimento” e “chinetosi informatica”.
Con frequenza cardiaca e velocità di camminata equivalenti, i partecipanti hanno riportato uno sforzo percepito più elevato negli IVE rispetto alla camminata nella natura. La passeggiata nella natura è stata associata a grande divertimento e maggiore affetto. Tuttavia, nonostante le valutazioni equivalenti di PER nella passeggiata nella natura e negli IVE, questi ultimi sono stati percepiti come meno piacevoli e hanno dato luogo a un impatto più negativo. Presenza e PER non differivano tra i due IVE, sebbene nel tapis roulant-IVE le risposte affettive negative avessero un’entità leggermente inferiore rispetto al sitting-IVE. In entrambi gli IVE, le risposte affettive negative erano principalmente associate alla malattia informatica, mentre il PER era associato positivamente al divertimento.
Dall’analisi qualitativa è emerso che anche lo scarso controllo posturale e la mancanza di un’esperienza sensoriale olistica possono ostacolare l’immersione nell’IVE. I risultati indicano che la tecnologia IVE potrebbe in futuro essere uno strumento utile nella ricerca e promozione di esercizi verdi, ma solo se la qualità dell’immagine e la malattia informatica possono essere affrontate. le risposte affettive negative erano principalmente associate alla malattia informatica, mentre il PER era associato positivamente al divertimento. Dall’analisi qualitativa è emerso che anche lo scarso controllo posturale e la mancanza di un’esperienza sensoriale olistica possono ostacolare l’immersione nell’IVE.
Utilizzando la tecnologia IVE disponibile in commercio, non siamo stati in grado di riprodurre risposte psicofisiologiche simili a quelle sperimentate durante l’esercizio verde in un ambiente naturale reale. I principali fattori che hanno ostacolato le risposte psicofisiologiche positive durante l’esercizio verde basato sull’IVE sono stati il verificarsi della chinetosi informatica, la scarsa qualità dell’immagine e la mancanza di un coinvolgimento olistico con l’ambiente naturale. L’elemento aggiuntivo del movimento fisico (ad esempio, camminare su un tapis roulant) ha fornito solo un beneficio limitato rispetto all’esposizione sedentaria alla camminata virtuale nella natura. La tecnologia IVE potrebbe in futuro essere uno strumento utile nella ricerca e promozione di esercizi verdi, ma solo se la qualità dell’immagine e la chinetosi informatica possono essere affrontate.
Fonte: https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyg.2017.02321/full