Camminata nella natura con realtà virtuale: una recensione

Camminata naturale nella realtà virtuale: una recensione

Niels Christian Nilsson et al.
ACM Diital Library – Computers in Entertainment Volume 16 Numero 2 Aprile 2018 Articolo n.: 8 pp 1–22 https://doi.org/10.1145/3180658

I recenti sviluppi tecnologici hanno finalmente portato la realtà virtuale (VR) fuori dal laboratorio e nelle mani di sviluppatori e consumatori. Tuttavia, rimangono una serie di sfide. Il viaggio virtuale è una delle attività più comuni e universali eseguite all’interno di ambienti virtuali, tuttavia consentire agli utenti di navigare in ambienti virtuali non è una sfida banale, soprattutto se l’utente sta camminando. In questo articolo, forniamo inizialmente una panoramica delle numerose tecniche di viaggio virtuale che sono state proposte prima della commercializzazione della realtà virtuale. Poi passiamo alla modalità di viaggio che è la più difficile da facilitare, cioè a piedi.

La sfida di fornire agli utenti esperienze di camminata naturali in VR può essere suddivisa in due sfide separate, sebbene correlate: (1) consentire di camminare senza vincoli in mondi virtuali che sono più grandi dello spazio fisico tracciato e (2) fornire agli utenti stimoli multisensoriali appropriati in risposta alla loro interazione con l’ambiente virtuale.

Per quanto riguarda la prima sfida, presentiamo tecniche di deambulazione che rientrano in tre categorie generali: sistemi di riposizionamento, locomozione basata su gesti per procura e deambulazione reindirizzata. Per quanto riguarda gli stimoli multimodali, ci concentriamo su come fornire tre tipi di informazioni: informazioni sensoriali esterne (visive, uditive e cutanee), informazioni sensoriali interne (vestibolari e cinestetiche/propriocettive) e informazioni efferenti. Infine, discutiamo di come le diverse categorie di tecniche di deambulazione si confrontano e discutiamo delle sfide che ancora devono affrontare la comunità di ricerca.

Fonte: https://dl.acm.org/doi/10.1145/3180658