Fare passi reali nella natura virtuale: uno studio randomizzato in cieco

Fare passi reali nella natura virtuale: uno studio randomizzato in cieco

Akers A et al.
2012 – Environ Sci Technol 46(16):8661–8666. https://doi.org/10.1021/es301685g

Gli studi dimostrano che l’esercizio verde (cioè l’attività fisica in presenza della natura) può fornire i benefici psicofisiologici sinergici sia dell’esercizio fisico che dell’esposizione alla natura. Il presente studio mirava a indagare la misura in cui l’esercizio virtuale virtuale può estendere questi benefici a persone che non sono in grado di impegnarsi in visite attive in ambienti naturali, nonché a promuovere un migliore comportamento di esercizio. Dopo aver visto un video convalidato per suscitare tristezza, i partecipanti hanno eseguito una camminata su tapis roulant mentre erano esposti a una delle due condizioni virtuali, che sono state create utilizzando tecniche diverse (video a 360° o modello 3D), oppure hanno camminato su un tapis roulant di fronte a un muro bianco (controllo).

Sono stati raccolti dati quantitativi e qualitativi in ​​relazione a tre temi generali: “Esperienza, “Impegno fisico” e “Recupero psicofisiologico”. Rispetto al controllo, nel modello 3D è stato riscontrato un maggiore divertimento, mentre nel video a 360° è stata rilevata una velocità di camminata inferiore. Non sono state riscontrate differenze significative tra le condizioni rispetto alla frequenza cardiaca, allo sforzo percepito o ai cambiamenti della pressione sanguigna e dell’affetto.

L’analisi dei dati qualitativi ha fornito un’ulteriore comprensione delle percezioni e delle esperienze dei partecipanti. Questi risultati indicano che l’esercizio nel verde virtuale basato su modelli 3D può fornire alcuni vantaggi aggiuntivi rispetto all’esercizio indoor, mentre l’esercizio nel verde virtuale basato su video a 360° può comportare un minore impegno fisico.

Non sono state riscontrate differenze significative tra le condizioni rispetto alla frequenza cardiaca, allo sforzo percepito o ai cambiamenti della pressione sanguigna e dell’affetto. L’analisi dei dati qualitativi ha fornito un’ulteriore comprensione delle percezioni e delle esperienze dei partecipanti.

Fonte: https://link.springer.com/article/10.1007/s10055-022-00670-2